RESTAURO TRULLO ALBERIZIO OSTUNI

RESTAURO TRULLO ALBERIZIO OSTUNI
L’opera si inserisce all’interno di un contesto agricolo, in una zona dove i primi insediamenti costruttivi erano costituiti fondamentalmente da depositi per gli strumenti di lavoro e piccoli giacigli. Col passare del tempo e con la maggiore urbanizzazione dell’area, i piccoli insediamenti sono cresciuti in proporzione dando vita ad una tipologia costruttiva che vede affiancato all’antica costruzione, l’ampliamento ad uso prevalentemente abitativo (in alcuni casi anche ricettivo). L’immobile di cui in oggetto è ubicato in Contrada Brizito (o “Brizido” o “Alberizio”), consiste in un’immobile della tipologia “trullo” a quattro coni (uno maggiore, uno medio e due gemelli più piccoli) disposto centralmente rispetto a due locali ubicati rispettivamente uno sul lato ovest ed uno sul lato sud-est del suddetto trullo. Entrambi i detti locali hanno destinazione d’uso abitativa, in particolare in quello situato a sud-est è ubicato il bagno. È presente, da progetto, anche una veranda in muratura antistante il trullo ed in adiacenza con lui ed il locale a sud-est, che col tempo e l’incuria è rovinosamente crollata al suolo. Il complesso edilizio è ubicato a circa 85ml ad est dall’ingresso del lotto, di circa 71 are, ad uso agricolo e coltivato prevalentemente ad alberi di fico ed alberi da oliva (presenti sporadici biancospino ed albero da noce). Lo stato di conservazione del trullo è da ritenersi discreto, considerando chiaramente la tipologia strutturale, i due locali a servizio non sono da ritenersi invece in buono stato di conservazione, sono presenti difatti crepe capillari sui solai piani di copertura nonché una generale presenza del fenomeno dell’umidità di risalita che ha fatto rigonfiare (in alcune parti addirittura distaccare) l’intonaco a base di calce. Gli impianti (elettrico ed idrico di carico/scarico) sono funzionanti. L’opera per come è stata concepita e progettata, tende a minimizzare la percezione delle diverse epoche realizzative dei manufatti posti in oggetto. L’opera, in aggiunta, punta ad aumentare il decoro di una zona già ricca di masserie di pregio. Trattandosi di una demolizione e ricostruzione con delocalizzazione, sarà mantenuta una proporzione volumetrica tra l’antico ed il nuovo.

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Bisogna sempre ricordare che fare architettura significa costruire edifici per la gente, università, musei, scuole, sale per concerti: sono tutti luoghi che diventano avamposti contro l'imbarbarimento. Sono luoghi per stare assieme, sono luoghi di cultura, di arte e l'arte ha sempre acceso una piccola luce negli occhi di chi la frequenta.

~ Renzo Piano

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